Non sono qui per scrivervi la biografia di Astori. Avrete a disposizione in questi giorni fior di siti e di giornalisti che sapranno farlo molto meglio di me. Sono qui giusto per raccontarvi in poche righe di come, un po’ a sorpresa, Davide era diventato uno dei giocatori simbolo di questa prima stagione dell’Hyboria League.

Tutto iniziò a settembre dell’anno scorso, in occasione del primo, storico, sorteggione. Il capitano della Fiorentina finì nella seconda delle dieci fasce dedicate ai difensori. Il suo nome fu pescato in abbinamento al numero 4 corrispondente alla franchigia dei Corinthia Wisemen. Ad estrazioni ultimate apparve subito chiaro come i biancoverdi non fossero stati tra i più fortunati. Mancava un vero e proprio top player (se si esclude l’aspirante tale Milinkovic-Savic) ed in ogni reparto a farla da padrona era un mix di “normalità” e scommesse azzardate. In un contesto del genere non fu difficile decidere di affidare proprio a lui la fascia da capitano. Davide Astori e Marco Parolo (nominato suo vice) avrebbero guidato i Wisemen in un duro cammino, prevedibilmente privo di grandi soddisfazioni.
Non ci volle molto per capire che mi sbagliavo. E di grosso. Pronti, partenza, via, e il capitano dei biancoverdi bagnò il suo esordio in questa “strampalata Lega fantacalcistica fatta in casa” con un gol a Verona che, accompagnato da un rotondo sette in pagella, consentì alla sua franchigia di strappare un insperato pareggio sul campo della corazzata Stygia.
Da lì fu un crescendo di ottime prestazioni. Per ben tredici volte il leader dei Wisemen è riuscito a portare a casa voti pari o superiori al 6,5 regalando ai suoi altrettante volte il prezioso punto di bonus legato al suo ruolo di Capitano (paragrafo 5.4). Nessuno in questo fondamentale ha fatto meglio di lui in questa prima stagione di Hyboria League. Attualmente il secondo, per distacco, è Mauro Icardi della Stygia, che ha collezionato il bonus per 9 volte. I suoi voti, quasi sempre al di sopra della sufficienza, hanno inoltre aiutato la difesa dei Wisemen a collezionare ben 19 punti bonus di reparto. Tanti quanti ne ha conquistati la capolista Ophir e solo tre in meno della fortissima difesa della Stygia.
Nondimeno, sin dall’inizio del campionato, il nome di Davide Astori campeggia nelle posizioni alte della nostra classifica marcatori accanto a quello di bomber di razza come Dzeko, Mertens e Dybala. Infatti, nonostante quella di Verona risulti la sua unica rete stagionale, in molte occasioni sono stati proprio i suoi voti a permettere a Corinthia di vedersi assegnati più gol di quanti effettivamente riportati come bonus. Gol extra che, come da regolamento (paragrafo 7.2), sono stati spesso attribuiti proprio al capitano (è accaduto sette volte per la precisione).
Entusiasmante fu la vittoria in casa della fortissima Ophir alla dodicesima giornata, con i Wisemen che senza nessun bonus gol all’attivo riuscirono a totalizzare 74 punti vincendo per 1-2. Ci fu lo zampino di Davide anche in quell’occasione. Grazie alla sua ottima prestazione dell’Olimpico contro la Lazio Astori portò in dote un punto bonus come capitano e contribuì in maniera decisiva anche alla conquista del bonus difensivo.
Davide ha letteralmente preso per mano la sua franchigia, la più amata dai nostri pochi ma assidui followers di twitter, portandola a lottare per le prime posizioni in ogni competizione dell’Hyboria League.
Giusto una settimana fa, grazie anche al suo ennesimo 6,5 (che è valso il quarto bonus capitano consecutivo nelle ultime quattro giornate) e ad un suo inusuale assist, era arrivato anche lo storico aggancio in vetta alla classifica di Supercoppa, con la corazzata Stygia raggiunta dopo un lungo inseguimento durato mesi e mesi.
Astori era in procinto di rinnovare il suo attuale contratto in viola. Sarebbe rimasto a lungo il capitano della Fiorentina e dei Corinthia Wisemen e avrebbe potuto continuare a scrivere pagine memorabili in questo “fantacalcio che vuole diventare una saga” nato per scherzo, ma che è frutto di un amore innato di chi vi scrive per questo sport, per questo gioco e per i suoi protagonisti. E tu Davide, da quando scrivevo su questo diario virtuale, eri uno di quelli cui ero più affezionato. Il tuo era uno dei nomi più citati in queste pagine. Eri diventato il simbolo di una storia tanto finta, quanto, ai miei occhi, meravigliosa. Guidavi una franchigia “cenerentola” che aspirava con tutte le sue forze e nonostante tutte le avversità, a diventare principessa. E che forse un giorno ci sarebbe riuscita davvero.
Anche per questo ho deciso di cambiare l’immagine di copertina nella pagina della rosa dei Wisemen (non me ne voglia Milinkovic-Savic). Adesso c’è il tuo viso sorridente e lì rimarrà, fino alla fine della stagione, sperando di avere il tempo e la capacità di portare avanti questa saga ancora a lungo.
Il tuo testimone, come da copione, sarà raccolto dal tuo vice Marco Parolo. Un’altra faccia pulita del nostro calcio contemporaneo. Un altro lottatore, mai al di sopra delle righe, mai troppo osannato, ma sempre disposto a dare fino all’ultima goccia di sudore per la maglia che indossa. Proprio come te. A vice promuoverò Salvatore Sirigu.

Ho sempre simpatizzato per Corinthia e ora lo farò ancor più di prima. So che la franchigia pacifica e un po’ sfortunata, quella dei saggi, che per puro caso il destino ti aveva chiamato a guidare, continuerà a lottare per i suoi traguardi. Ci mancherai Davide. Nel nostro piccolo ti abbiamo voluto bene. Sopravviverai anche in queste insignificanti pagine, come pezzo della storia di un gioco sconosciuto di cui, senza mai alzare la voce, sei stato grande protagonista.

Riposa in pace.

Un anonimo scriba di Aquilonia