Donnarumma ha parlato. Gianluigi non ha detto niente. Forse è meglio così. Alla vigilia di un match complicato come quello di stasera forse meglio non concedere pensieri ad altro. Anche perché, opinione personale, quei pensieri sarebbero comunque fuori tempo massimo.

Chiuso l’inciso, passiamo alla sostanza: Donnarumma, Berardi, Bernardeschi, Pellegrini, Conti e via discorrendo: è una nazionale di “fenomeni annunciati“, sul mercato a cifre esagerate, contesi dai migliori club italiani e in alcuni casi anche europei. Questa nazionale di predestinati che tante soddisfazioni potrebbe regalarci tra qualche anno è alla sua prima vera prova importante. Dopo la sconfitta con la Repubblica Ceca twittai d’istinto: “Chi si loda si imbroda”. Poi sono arrivate vittoria e qualificazione contro la Germania. Una partita eroica per qualcuno, un tantino strana da un certo punto in poi per qualcun’altro. I dubbi sulla reale valenza di quel match possiamo metterli da parte perché ora arriva la partita vera. Qui si va avanti o si esce e vale per entrambi gli sfidanti. Non ci sono calcoli che tengano. Sarà stasera che vedremo se questi ragazzi, oltre al talento che nessuno osa mettere in dubbio, abbiano anche quello spessore caratteriale che è indispensabile alle squadre che vogliano costruire qualcosa di importante.

Per resistere all’impatto della Spagna non si potrà contare sulla somma delle nostre individualità. Loro, sotto questo punto di vista, sono più forti. Sacchianamente parlando il talento, se non viene messo a disposizione di un gioco di corale, può portare al successo solo contro le squadre più deboli. Per spuntarla in questa semifinale al talento dei singoli campioncini andranno unite l’umiltà e l’applicazione del Milan di Arrigo Sacchi. E, ad amalgamare il tutto, “le palle”. Quelle della nazionale di Lippi (la prima, ovviamente). O di quella di Conte che ci ha fatto uscire a testa alta dagli ultimi europei. Questa è la ricetta. Potremmo vincere, e sarebbe una cosa bellissima. Ma potrebbe esserci del bello anche in una sconfitta. Ovviamente dipende da come arriva.

Fuori le palle ragazzi, vendete cara la pelle. Indipendentemente dal risultato di stasera il futuro lì fuori è vostro. Vi aspetta a braccia aperte. Dovete solo andare a prendervelo un pezzo per volta. Cominciate stasera.