È proprio l’anno di Ophir, non ci sono cazzi! E scusate il francesisimo. Anche in una giornata in cui parevano non aver brillato, i Golden Shields sono riusciti a portare a casa la quinta “V” nera stagionale e tre punti preziosi (oserei dire decisivi) per la conquista al primo Scudo d’Oro della loro storia.
I punteggi
Orfana di Ciro Immobile e in formazione sperimentale, Ophir ha ugualmente messo a segno ben 79,0 punti beffando Aquilonia fermatasi a quota 78,0.

Buone anche le prestazioni di Brythunia, Nemedia e Zingara.
Male, molto male, Corinthia, cui il calendario oggi offriva l’ultima concreta opportunità di riaprire la stagione.
Quello tra Golden Shields e Wisemen, infatti, era l’incontro più importante di questa sedicesima giornata. I bianco-verdi erano obbligati a vincere per ridare senso a questo Campionato. E’ andata in maniera totalmente opposta.
Corinthia non si è sicuramente presentata nelle migliori condizioni al Red River Bridge di Ianthe. Le pesanti assenze di Osimhen e Chiesa, cui si è aggiunto anche il forfait dell’ultimo minuto di Theo Hernandez, non rappresentavano un buon viatico. Ma gli infortuni possono solo parzialmente essere una scusante perché anche i padroni di casa erano privi di alcuni uomini chiave come i veterani Ciro Immobile e Kalidou Koulibaly.
Non c’è stata storia. I Wisemen hanno alzato bandiera bianca senza nemmeno combattere. Il 3-0 di Ophir è maturato grazie al bellissimo tiro al volo di Molina a Cagliari e alla rete del solito Vlahovic.

La ciliegina sulla torta l’hanno messa la super-difesa che ha conquistato ben due punti extra (con de Vrij capace di conquistare anche il mezzo punto bonus da vice-Capitano) e Silvestri che, preferito sapientemente a Rui Patricio, ha portato a casa anche il punto del cleansheet.
Non c’è stata letteralmente storia. I Wisemen, tolto il bonus Capitano conquistato dal rientrante Milinkoivc-Savic, hanno offerto una prova mediocre con appena sei giocatori su undici in grado di racimolare la sufficienza.
La partita più emozionante di questa giornata è stata quella dell’Ocean Mancera tra Smugglers e Red Dragons. Le due squadre si sono date battaglia a colpi di bonus sin da venerdì sera finendo per giungere appaiate a 75,5 punti.
Come i più scafati di voi avranno già intuito, a prevalere sono stati i padroni di casa, favoriti dal fattore campo.

Alle reti di Sanchez e Dumfries che avevano portato subito avanti la Nemedia, Zingara ha risposto prima con Lautaro Martinez e poi con Frattesi e Gabbiadini confermando, almeno in parte, la bontà delle nostre scelte di formazione.

Il bottino degli Smugglers, infatti, sarebbe potuto essere ancor più ampio considerando che abbiamo deciso in maniera abbastanza sciagurata di lasciare Pedro (una certezza quest’anno) in panchina preferendogli il rientrante Mattia Destro.
A mantenere il risultato in bilico fino al 3-2 finale è stata la nostra incapacità di prevedere quanto avrebbe pesato l’inaspettato -4 di Juan Musso in Atalanta-Roma. Il pagellista della Gazzetta dello Sport non ha infierito più di tanto sull’estremo difensore argentino che è riuscito comunque a portare a casa un punticino consentendo agli arancio-neri di superare la quota della terza rete casalinga.
In questa serratissima lotta per le ultime due posizioni del podio, le uniche rimaste alla portata di tutti, si inserisce un altro risultato, altrettanto spettacolare, ovvero il pareggio tra Barbudos e Crusaders.
Aquilonia era convinta d’aver vinto. Dopo la rete di Ivan Perisic a Salerno e la doppietta di Abraham a Bergamo, i campioni incarica erano praticamente sicuri di poter portare a casa l’intera posta in palio.

Ma Brythunia non si è mai data per vinta ed è venuta fuori con un finale in crescendo. I Barbudos, infatti, hanno aggiunto al goal del capitano Smalling (seconda rete consecutiva per l’inglese) anche quelli di Pobega e dell’ex Scamacca riuscendo a pattare una partita il cui esito, proprio come quell’Ocean Mancera, è rimasto in bilico fino all’ultimo.

In virtù di questi risultati abbiamo cinque squadre raccolte in soli due punti tra la seconda e la sesta posizione. Ma l’enorme equilibrio che continua a regnare suggerisce di allargare il discorso anche alle squadre più attardate.

Anche Koth, al momento ultima, va tenuta ancora in considerazione per la contesa visto che tra lei e il terzo gradino del podio ci sono nove punti di differenza. Molti meno di quelli che passano tra la capolista Ophir e la prima delle sue inseguitrici (si fa per dire ormai) Corinthia.
Il più importante balzo in avanti in classifica lo ha fatto la Stygia che, violando il Maul Camp di Shadizar, è tornata alla vittoria dopo ben quattro giornate.
Il successo degli Ophidians porta la firma di Torreira e dell’ex Jordan Veretout.

Il primo è riuscito ad andare a segno in Fiorentina-Sassuolo mentre il secondo ha confezionato ben due assist (come ha fatto anche Calhanoglu) e ha conquistato il bonus capitano consentendo ai giallo-cerchiati di superare abbondantemente la soglia esterna della seconda rete e di vincere con il punteggio di 1-2.
A Zamora non è bastata la rete di Elmas che ha deciso Milan-Napoli. Il macedone, che noi avevamo lasciato in panchina ma che poi è subentrato a Matteo Politano, aveva, col suo bonus-goal, illuso i padroni di casa.
Ha del clamoroso la beffa in cui sono incappati gli Argos Mariners fermati sull’1-1 dai Koth Steelers dopo aver letteralmente dominato la partita.
I bianco-celesti erano partiti molto forte alla Korshemish Arena andando in rete già venerdì col grande ex Francesco Acerbi (il difensore della Lazio è stato lo storico capitano degli Steelers nella stagione d’esordio della nostra Hyboria League) e poi sabato con Alvaro Morata.

I bianco-celesti, però, hanno mancato la soglia della seconda rete di sola mezza lunghezza, arrestando la sua corsa a 71,5 punti. Fatale l’espulsione per doppia ammonizione dell’esperto Biraghi in Fiorentina-Sassuolo.
A permettere ai padroni di casa, anch’essi penalizzati da un cartellino rosso (quello comminato a Marin in Cagliari-Udinese) sono stati Edin Dzeko, autore di un assist nella goleada dell’Inter a Salerno, e la solita super-difesa che, per la terza domenica consecutiva, è riuscita ad andare in doppio bonus. Merito, soprattutto, di Alessandro Bastoni e di Amir Rrahmani entrambi premiati con sette dai pagellisti della Gazzetta dello Sport.
Il turno della Coppa di Lega ha visto avvantaggiarsi ulteriormente Ophir che ora può vantare oltre trenta punti di vantaggio su Corinthia.
Corinthia che, a sua volta, è incalzata da Argos che già nei prossimi turni potrebbe tentare il sorpasso.

La classifica, anche se più lentamente rispetto alle ultime edizioni, continua gradualmente a sgranarsi. Nessuno, però, può essere considerato ancora troppo lontano per poter nutrire ambizioni, almeno riguardo al podio.
Ophir ha messo ulteriore distanza fra sé e Aquilonia grazie ai 3,5 punti extra racimolati in questo proficuo week-end.
I campioni in carica di Argos mantengono il terzo posto ma vengono affiancati dai Koth Steelers che continuano a rimpinguare la propria graduatoria grazie alle magnifiche prestazioni della propria super-difesa.

E’ stata una giornata molto negativa per la Corinthia. I Wisemen hanno fatto mettere a referto il proprio peggior punteggio stagionale precipitando al sesto posto.
L’assenza di Ciro Immobile, detentore del Pugnale d’Oro, ha favorito il suo sfidante Dusan Vlahovic che ne ha approfittato per allungare in vetta alla classifica dei marcatori portandosi a +2.

Sono state tre le marcature extra che abbiamo potuto assegnare in questa giornata. Una è andata a Jordan Veretout, capitano degli Stygia Ophidians, le altre due sono andate ad Alessandro Bastoni e Stefan de Vrij, difensori rispettivamente dei Koth Steelers e degli Ophir Golden Shields.
L’unica rete che non abbiamo potuto tramutare in una marcatura utile per la nostra graduatoria è stata quella di Francesco Acerbi, difensore degli Argos Mariners.
La prossima giornata
La prossima giornata, l’ultima di questo 2021, partirà questa sera con gli anticipi Genoa-Atalanta e Juventus-Cagliari (Udinese-Salernitana non si giocherà per motivi di cui, immagino, siate già a conoscenza).
La capolista Ophir sarà impegnata in trasferta sul campo di Argos. I Golden Shields dovranno rinunciare ancora una volta al capitano Ciro Immobile. I Mariners, a loro volta, saranno di nuovo senza Paulo Dybala.
Corinthia ospiterà Zamora in uno scontro diretto per il podio ma, come accennato nelle righe precedenti, potremmo tranquillamente considerare tutte le sfide in programma importanti nell’ottica di una lunghissima corsa al podio che coinvolgerà moltissime squadre da qui alla fine.

Stygia e Brythunia, ad esempio, battendo Aquilonia e Zingara potrebbero ridurre notevolmente il gap che le separa dal gruppetto che al momento occupa le posizioni più nobili della classifica.
Idem per Koth, impegnata sul campo della Nemedia in una gara in cui per gli Steelers diventa obbligatorio replicare (la parola vendicare non si può utilizzare visto il gemellaggio storico in essere tra le due squadre) il pesantissimo 0-4 con il quale i Dragoni, all’andata, espugnarono la Korshemish Arena.
E con i risultati della sedicesima giornata è tutto.
Vi lascio al consueto file excell con tutti i risultati nel dettaglio.

Ci si sente on-line.